domenica 25 agosto 2013

Buon pomeriggio a tutti, ho un'altra storia da raccontarvi...

Sono una ragazza giovane e sono vissuta senza genitori, mia madre è morta che io avevo solo 3 anni e non ricordo nulla di lei, nemmeno il suo volto.
Sono stata messa in collegio dove mi hanno tenuta fino alla maggiore età, non ho vissuto come gli altri libera e senza regole, perché purtroppo in collegio avevamo le regole... e che regole rigide! Spesso era dura a saperle mantenere.
Io andavo a scuola, però la scuole  elementare non era nel nostro collegio ma bensì dovevamo uscire e fare pochi metri e tutte le mattine c'era una suora che ci accompagnava ad attraversare la strada, poi quando eravamo tutte entrate nella scuola lei andava via.
A scuola mi volevano molto bene le mie amiche, ne eravamo tante in una classe... circa 22, al momento che suonava la campana si faceva la ricreazione e tutti portavano qualcosa da casa e mangiavano, io ero li sola al banco non mi alzavo nemmeno .
Però tutte venivano a darmi un pezzetto della loro roba, chi mezzo panino, chi mezza pizza, chi una bustina di patatine, chi mi dava mezzo bicchiere di thè, insomma ho trovato tante persone con un cuore grande eppure eravamo tutti sugli 8 anni, mi meravigliavo che tanta bontà e generosità veniva proprio da quei bambini e bambine.
Alla fine io mangiavo più di tutti loro, con tutti quegli assaggi avevo fatto! :)
Certo che a volte ci penso e mi commuovo a ricordare quelle generosità, però nonostante tutto mi sentivo sola da un'altro lato, loro si davano appuntamento per il pomeriggio di ritrovarsi a casa di una di loro ,c'è chi faceva il compleanno, chi li invitava a giocare , chi andava a comprarsi un gelato ecc.
Una volta la mia amica di banco visto che finiva gli anni, mi chiese se anche io volevo andare al suo compleanno, io rimasi zitta non ero mai stata invitata e non sapevo nemmeno come si svolgesse e né che regalo portare, alla fine dissi che le suore non mi avrebbero mai mandata perché non ci facevano uscire da sola, infatti potevo uscire solo quando c'era la processione e poi dovevo stare sempre a loro vista.
Questa amica di banco sapete cosa fece? non me lo sarei mai aspettato.
Fece telefonare alla superiora che per mia fortuna disse di si.
Quando mi venne a chiamare la suora per accompagnarmi giù dove ad aspettarmi c'era la mamma e la mia amica con la macchina capii cosa dovevo fare e dove dovevo andare.
Non posso descrivervi la mia felicità e anche lei mi abbraccio tanto forte che mi fece piangere di gioia e salii subito in macchina.
Passai un pomeriggio indimenticabile!


giovedì 22 agosto 2013

Cappuccetto rosso... favola.

Ciao a tutti :) oggi vi racconto la favola di Cappuccetto Rosso, da piccola era la mia preferita ;) spero che vi piaccia. 

C'era una volta una bambina tanto carina e dolce che solo a vederla, tutti se ne innamoravano, e specialmente la nonna che non sapeva davvero più cosa darle. Una volta le regalò un cappuccetto di velluto rosso, e poiché le stava tanto bene e lei non voleva mettere che quello, tutti la chiamavano Cappuccetto Rosso.
Un giorno sua madre le disse: "Vieni Cappuccetto Rosso, qui c'è una bella fetta di dolce e una bottiglia di vino, portali alla nonna. È ammalata e debole e queste cose le faranno bene. Preparati prima che faccia troppo caldo e mi raccomando va piano e sii ben cauta per la tua strada, perché potresti cadere e rompere la bottiglia e per la nonna non resterebbe nulla. E quando arrivi da lei non scordarti di salutarla subito e non metterti, come sei solita, a frugare in ogni angolo." "Farò tutto per bene", promise Cappuccetto Rosso alla mamma, "te l'assicuro." La nonna abitava lontano, nel bosco, a una mezz'ora dal paese. Quando Cappuccetto Rosso giunse nel bosco, incontrò il lupo. Cappuccetto Rosso non sapeva che il lupo fosse un animale cattivo e perciò non aveva paura.
"Buon giorno Cappuccetto Rosso", disse il lupo. "Buon giorno a te", rispose la bambina. "Dove vai Cappuccetto Rosso, così presto di mattina." "Vado dalla nonna." "Cosa porti nascosto sotto il grembiulino?" "Vino e torta. È fresca. L'abbiamo cotta proprio ieri sera, così la nonna che è debole e malata si rinforzerà." "Dove sta la tua nonna?" "A un quarto d'ora da qui, nel bosco; proprio sotto le tre querce, là c'è la sua casetta, e lì vicino c'è un gran cespuglio di noccioli, hai capito dove?"
Il lupo pensò fra sé e sé: ' Questa bambinetta bella morbidina è proprio un bocconcino prelibato per me, sarà certo ancora meglio della vecchia! Se sarai accorto te le mangerai tutte e due '.
Fece un tratto di strada con Cappuccetto Rosso, poi le disse: "Cappuccetto Rosso, guarda che bei fiorelíini, guardati attorno. Mi pare che tu non senta neppure come cinguettano gli uccellini. Te ne stai seria e composta come se andassi a scuola, e qui è tutto così fresco e allegro". Cappuccetto Rosso alzò gli occhi e vide i raggi di sole che filtravano danzando attraverso gli alberi e quanti bei fiori c'erano e allora pensò: "Se porto un mazzolino di fiori alla nonna, certo le farà piacere. E ancora così presto". Uscì dal sentiero e si inoltrò nel bosco in cerca di fiori. Non appena ne ebbe raccolto uno, là ne vedeva un altro ancora più bello e così correva qui e là e si inoltrava sempre più nel bosco. Il lupo invece se ne filò dritto a casa della nonna e bussò alla porta.
"Chi è?" "Cappuccetto Rosso, ti porto vino e torta, aprimi." "Apriti da sola", disse la nonna, "io sono tanto debole che non posso alzarmi." Il lupo fece leva sulla maniglia, la porta si aprì ed egli entrò senza pronunciare parola. Andò dritto al letto della nonna e d'un boccone se la mangiò. Poi si infilò i suoi vestiti, si mise la sua cuffia, si infilò nel letto e tirò per bene le tendine. Ma Cappuccetto Rosso si era persa dietro a ogni fiore e quando ne ebbe un mazzo che quasi non poteva portare, le venne in mente la nonna, e si mise in cammino per arrivare da lei.
Molto si meravigliò che la porta fosse spalancata e quando arrivò nella stanza tutto le parve così strano e insolito, che pensò: ' Oh mio Dio, che sensazione strana ho oggi, e pensare che di solito vengo così volentieri dalla nonna! '. Allora si avvicinò al letto e scostò le tendine: la nonna era coricata con la cuffia ben abbassata sul viso e aveva uno strano aspetto. "Ehi nonna, che orecchie grandi hai". "Per sentirti meglio." "Ehi nonna, che occhi grandi hai." "Per vederti meglio." "Ehi nonna, che mani grandi hai." "Per afferrarti meglio." "Ma nonna che orrenda boccaccia hai." "Per mangiarti meglio." Appena detto ciò il lupo balzò dal letto e ingoiò la povera Cappuccetto Rosso. Quando il lupo ebbe saziata la sua ingordigia si rimise a letto, s'addormentò e cominciò a russare fragorosamente.
Un cacciatore che passava di là pensò fra sé: ' Come russa la vecchia signora, devo andare a vedere se sta bene '. Entrò nella stube e, quando si avvicinò al letto, vide che lì dentro c'era il lupo. "Ti ho trovato, vecchio peccatore", disse, "è un pezzo che ti cerco." Già era pronto col fucile, quando gli venne in mente che forse il lupo s'era ingoiato la nonna e che forse era ancora possibile salvarla. Allora non sparò, ma prese una grossa forbice e cominciò ad aprire la pancia del lupo che era ancora addormentato. Dopo appena un paio di sforbiciate vide brillare un cappuccetto rosso e dopo altre due la bimba saltò fuori gridando: "Che paura ho avuto, era così buio nella pancia del lupo". Poi uscì fuori la nonna ancora viva, anche se a malapena poteva respirare. Cappuccetto Rosso corse a prendere delle grosse pietre, riempì la pancia del lupo e presto presto la ricucì.
Quando il lupo si svegliò voleva andarsene, ma le pietre erano talmente pesanti che subito cadde a terra e morì. Tutti e tre erano felici e contenti. Il cacciatore scorticò il lupo e se ne tornò a casa con la pelle, la nonna mangiò il dolce e bevve il vino e subito si sentì meglio. Cappuccetto Rosso pensava: ' Mai più me ne andrò sola per il bosco, lontano dal sentiero, quando la mamma me lo ha proibito '.
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C'è poi chi racconta che un'altra volta, mentre Cappuccetto Rosso portava dei dolci alla nonna, un altro lupo le rivolse la parola cercando di convincerla a lasciare il sentiero. Ma Cappuccetto Rosso se ne guardò bene e corse dalla nonna e le raccontò che aveva incontrato un lupo che l'aveva salutata gentilmente ma che aveva due occhiacci terribili. "Certo se non fossi stata sul sentiero quello mi avrebbe mangiata." "Vieni", disse la nonna, "chiudiamo bene la porta in modo che non possa entrare."
Poco dopo il lupo bussò alla porta e disse: "Apri nonna, sono Cappuccetto Rosso, e ti porto una focaccia dolce". Ma quelle zitte zitte non aprirono la porta, il lupaccio allora fece il giro della casa, poi saltò sul tetto per aspettare la sera quando Cappuccetto Rosso se ne sarebbe tornata a casa. Voleva seguirla di soppiatto e, nel buio, mangiarsela in un boccone. Ma la nonna capì quello che la bestiaccia aveva in mente. Dunque proprio davanti alla casa c'era una vasca di pietra, un trogolo per gli animali e la nonna disse alla bambina: "Prendi il secchio, Cappuccetto Rosso, proprio ieri ho cotto le salsicce, porta nel trogolo l'acqua delle salsicce, finché non sarà ben pieno". E Cappuccetto Rosso fece così. Il profumo delle salsicce arrivò al naso del lupo che cominciò ad annusare e a guardar giù dal tetto. Infine allungò talmente il collo che non poté più reggersi e cominciò a scivolare; scivolò dal tetto proprio dentro al trogolo e affogò.
Cappuccetto Rosso se ne tornò a casa e nessuno più le fece del male.

mercoledì 21 agosto 2013

classifica canzoni più belle 2013

Ciao a tutti amici miei :) oggi sono qui a farvi una classifica delle canzoni più belle del 2013, spero di non lasciarne nessuna e se capiterà vi domando scusa... La musica mi piace molto, mi piace la melodia e mi piace anche sentire le parole, mi rende felice e a volte quando sono triste mi tira su il morale, è una compagna di vita per me, non c'è giorno che non l'ascolto...

Non bado al genere, ascolto tutti i generi purché siano canzoni davvero belle.

CLASSIFICA CANZONI PIÙ BELLE 2013:
Scream & Shout
Locked out of heaven
Ho Hey
Try
Troublemaker
L'uomo più semplice
Killer
L'essenziale
Just Give me a reason
La La La
Play Hard
Estate
Pronto a correre
I'm in love
L'universo tranne noi
Dimentico tutto
Applause
22
Tonight i'm getting over you
Scintille
E se poi
Mille passi
Brand new me
I follow rivers
C'Mon

e tante tante altre :) queste canzoni non sono in ordine di preferenza, ma le ho scritte come mi venivano in mente :) spero di avervi dato un piccolo spunto nel caso volete scaricarvi qualcosa ;)

Vi saluto, alla prossima ;) ciauz!

martedì 20 agosto 2013

Moda autunno-inverno 2013

Buon pomeriggio a tutti :) Mi chiamo Antonia e sto creando il mio primo blog qui insieme a voi :) ho molte passioni, la cucina, la moda, gli animali, i film, la lettura e tanto altro e quindi questo sarà un blog mix cioè ci scriverò qualunque cosa :) Non sarà mai banale e spero che vi piacerà...

Oggi vi parlo della moda autunno-inverno 2013 visto che ormai con l'estate siamo davvero agli sgoccioli...

Inizio col dirvi che i colori che andranno molto di moda saranno il blu, il miele, il caramello, il viola ametista e il rosso bordeaux ma ovviamente non può mancare il nero che è il tipico colore che si indossa in qualsiasi stagione.

Riguardo al tagli di capelli invece torna molto di moda la frangetta anni 70, quella sopra gli occhi, tonda, leggermente sfilata che segue i contorni del viso.
La lunghezza dei capelli invece varia a seconda del viso, ed i colori dei capelli più gettonati saranno castagna, cioccolato, caffè e i biondi miele/tiziano mai quelli troppo gialli o troppo cenere.

Foulard, scialli e stole non devono mai mancare in questo inverno che verrà, sono accessori molto glamour.
Torna di moda anche il tartan, il tessuto a quadri solitamente rosso e nero dei capi di lana scozzesi.
Molto di moda anche le pellicce e pelo corto.

Per il trucco vanno di moda ombretti metallici, rossetti color prugna, mascara volumizzante nero.

Per il momento è tutto amici :) ma presto vi aggiornerò su molto altro ancora! :) Ciauz!